Danzare fa bene, ed ha effetti benefici a tutte le età e tutte le condizioni fisiche, soprattutto in caso di disabilità.
La danza fonde la piacevolezza della musica, l’ascolto, il ritmo ed i movimenti del corpo, affascina, emoziona sia quando è praticata singolarmente, e ancor di più quando i danzatori sono in coppia o in gruppo.
La danza stimola la mente, il corpo facilita la socializzazione ed è un ottimo veicolo per dar voce alle proprie passioni, può considerarsi inoltre un’attività sportiva tra le più complete che apporta benefici al tono muscolare, alla coordinazione e all’umore. È dura trovare un’altra attività in grado di stimolare la frequenza cardiaca, i polmoni e bruciare grassi divertendosi contemporaneamente con un partner o in gruppo.
Eleganza, stile e ritmo vengono esaltate in un’esibizione di danza sportiva in carrozzina che coinvolge atleti con disabilità agli arti inferiori e che può essere praticata sia individualmente, sia in coppia con un partner normodotato che con un partner in carrozzina.
Balli standard, latino americani e free style sono le macro categorie che affrontano nelle competizioni i danzatori in carrozzina.
Nel 2007 si è svolto in Italia il 1° Campionato Promozionale di disciplina e per la prima volta una rappresentativa azzurra ha preso parte agli Europei di Danza in carrozzina a Varsavia.
Le esibizioni hanno parametri che permettono alla giuria di valutare la prestazione. Vengono considerati movimento, gestione dello spazio, variazione delle figure, l’espressione attraverso l’uso del corpo e le emozioni che la performance riesce a suscitare.
Oltre al movimento del danzatore viene presa in considerazione l’evoluzione che il concorrente riesce ad eseguire con carrozzina soprattutto nei balli latino americani.
Chi si avvicina a questa pratica ed i professionisti che si preparano per affrontare gare agonistiche servono strutture adeguate che possano garantire i giusti spazi per acquisire padronanza con il mezzo tecnico e perfezionare le coreografie.