La danza è più forte della pigrizia, in una festa, in una sagra o più banalmente in casa, una canzone particolare scatena la voglia di ballare, oltre ad essere un’attività divertente, è un vero e proprio esercizio sportivo da praticare a tutte le età.
Innumerevoli studi dimostrano che ballare fa bene al corpo ed alla mente, d’altronde è risaputo che per vivere bene è fondamentale un’attività fisica costante. Viviamo in un mondo frenetico, veloce e dinamico ma incredibilmente sedentario, ore davanti al computer, in macchina nel traffico e ovviamente seduti a tavola. Uno stile di vita che, purtroppo, favorisce malattie importanti come obesità e disfunzioni a carico dell’apparato cardio-circolatorio.
I benefici
La pratica di una leggera ma costante attività fisica aiuta a mantenere sotto controllo i parametri critici dell’organismo quali, ad esempio, colesterolo e livelli di pressione, ed a migliorare tono muscolare ed apparato scheletrico.
Ballare fa bene e piace a tutti, dai bambini fino alle fasce dove l’età “avanzata” è solo un fatto anagrafico, infatti, anche grazie alla danza, l’età anagrafica non rispecchia l’età biologica, chi pratica danza ed attività sportive risulta più giovane e in forma.
A cosa fa bene:
- Cuore
- Stress
- Muscoli
- Ossa
- Mente
- Memoria
- Equilibrio
- Coordinazione
Il movimento è un toccasana per la circolazione, abbassa la pressione ed i livelli di colesterolo, inoltre è un’attività estremamente divertente che stimola la produzione di endorfine contrastando lo stress. Inoltre, l’esercizio aerobico della danza, ossigena il sangue e migliora il tono muscolare, mentre l’esecuzione delle sequenze di passi migliora postura, equilibrio, riflessi e memoria mantenendo la mente attiva. In un momento dominato dai social virtuali, la danza, è un ottimo “aggregatore social reale” che abbatte timidezza e ansia e facilita la nascita di nuove amicizie.
La danza è un’attività completa che incontra gusti ed età molto differenti, danza classica, Valzer, Tango, ballo liscio, Zumba, hip hop, balli standard, non c’è che l’imbarazzo della scelta.